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Pubblicato: 13 Dicembre 2022
La prevenzione del burnout sui luoghi di lavoro

Cos'è il "burnout" o "stress da lavoro" dei collaboratori aziendali?

L’espressione "burnout", mutuata dalla terminologia anglosassone, può essere letteralmente tradotta nella nostra lingua con le definizioni "bruciato" o "esaurito".  Con essa si intende la condizione di un lavoratore colpito da una situazione di estremo disagio psico-fisico che, oltre a provocare sofferenza, impedisce di esercitare normalmente la propria attività e di condurre una serena vita di relazione: chi soffre della "Sindrome da burnout" avverte, quindi, una riduzione della propria capacità lavorativa, sentendo di aver esaurito le sue risorse personali o di non saperle più utilizzare.

Una riduzione della propria capacità lavorativa, sentendo di aver esaurito le sue risorse personali o di non saperle più utilizzare.

Pur essendo una condizione molto diffusa, nel mondo del lavoro moderno viene quasi considerata come "normale": del fenomeno burnout si parla, infatti, relativamente poco, sebbene rilevi in tutta la sua gravità come una tipologia di stress che non si riesce a gestire e va ben oltre il livello di normalità.
Inizialmente confinata nell’ambito delle cosiddette "helping professions", ovvero le attività che obbligano al contatto diretto con le persone, per aiutarle a raggiungere una condizione di benessere (come quelle di medici, infermieri, psicologi e insegnanti), la "Sindrome da burnout" rappresenta oggi un malessere trasversale che si estende anche ad altre categorie di lavoratori, autonomi o dipendenti.

Quali sono i segni evidenti del burnout?

Per affrontare la condizione di stress da lavoro bisogna, in primo luogo, riconoscerne i sintomi e individuarne le cause scatenanti.
Dal punto di vista scientifico, la "Sindrome da burnout" viene inquadrata in una fenomenologia relativamente recente, osservata negli anni ‘70 dalla psichiatra statunitense Christina Maslach che, nell’ambito dei suoi studi, ne ha anche definito i sintomi.

Il primo dei segnali inequivocabili che fanno pensare a un esaurimento in corso è la sensazione di stanchezza, solo apparentemente non commisurata al reale impegno lavorativo, ma vissuta a livello individuale come un ostacolo insormontabile.
Il soggetto colpito da burnout ha costantemente la tendenza a boicottare la propria attività lavorativa e manifesta questa sua intenzione con una serie di atteggiamenti, come:

  • la resistenza a recarsi quotidianamente sul luogo di lavoro;
  • la sensazione di non riuscire a raggiungere gli obiettivi o di fallire sistematicamente;
  • il risentimento o la rabbia espressi verso il datore di lavoro o i colleghi;
  • il senso di indifferenza e cinismo verso il lavoro svolto;
  • la sensazione di scoramento, tale da portarlo a isolarsi e a non mantenere i contatti con gli altri;
  • la difficoltà di concentrazione e di esecuzione, anche durante lo svolgimento di compiti semplici o consueti.

Fuori dall’ambito prettamente lavorativo, questa tipologia di stress si manifesta con disturbi del sonno, con l’insorgenza di malattie psicosomatiche (come il mal di testa e i disturbi gastrointestinali frequenti), ma anche con una serie di dipendenze, come quella dal cibo, dall’alcool, dalle droghe, con la ludopatia oppure con lo scatenarsi frequente di conflitti coniugali e familiari.

Quali sono le cause (soggettive e oggettive) del burnout?

Alla base della condizione di stress lavorativo si possono individuare ragioni di tipo psicologico, inerenti direttamente al soggetto colpito, ma anche situazioni rilevabili in modo oggettivo nel relativo contesto ambientale.
Le motivazioni soggettive del burnout causano un esaurimento emotivo che si manifesta con la difficoltà a relazionarsi con gli altri: l'individuo che ne è colpito esaspera il suo coinvolgimento in ogni genere di relazione, avvertendo di conseguenza un abnorme carico di stress che logora progressivamente le sue energie fino alla sensazione di averle "bruciate".
Le cause oggettive del burnout, invece, vengono imputate in via principale alle caratteristiche del moderno mondo del lavoro, competitivo e basato su una logica essenzialmente economica, accompagnato dallo stile di vita attuale che sembra richiedere sempre il massimo delle performance personali.

La condizione stressante può derivare anche dalla frustrazione di un lavoro ritenuto poco soddisfacente o inadeguato: il trovarsi in questa situazione può generare reazioni che talvolta conducono a decisioni irrazionali, come l’improvviso auto-licenziamento o la tendenza ad assentarsi dal lavoro, adducendo motivi sempre differenti.
Altre cause oggettive del burnout riguardano, inoltre:

  • la retribuzione non commisurata alla mole di lavoro;
  • un ambiente di lavoro stressante, caratterizzato dalla costante presenza di suoni e luci;
  • l’estrema competitività o l’incomunicabilità con i colleghi;
  • gli episodi ricorrenti di mobbing, che provocano una sensazione di pressione e persecuzione psicologica.

Perché preoccuparsi del Burnout dei propri dipendenti?

Oggi, durante i colloqui di lavoro, la capacità di lavorare sotto stress e l’attitudine al "problem solving" sono tra i requisiti maggiormente richiesti: la natura delle aziende moderne, orientata quasi esclusivamente al profitto, impone spesso alle persone impiegate un carico di responsabilità che va a discapito della vita di relazione e, alla lunga, provoca una sorta di "cortocircuito" che si manifesta con i sintomi tipici del burnout e si sviluppa in tre momenti:

  • una prima fase di esaurimento nervoso, caratterizzato dal rifiuto delle emozioni e dalla mancanza di motivazione;
  • di seguito, il soggetto colpito da stress lavorativo assume atteggiamenti distaccati dai problemi altrui, diventando cinico o addirittura rabbioso e aggressivo;
  • infine, lo stato di burnout sfocia nell’apatia cronica e nella depressione, accompagnata dal senso di incapacità e di inadeguatezza, da cui scaturiscono pensieri e considerazioni negative verso sé stessi.

È chiaro che quella del lavoratore stressato a livelli estremi non è una condizione isolata, perché, oltre ad avere effetti non facilmente reversibili, provoca conseguenze riflesse sull’impianto globale del sistema lavorativo.

Come aiutare i dipendenti a combattere il burnout?

Un intervento correttivo del burnout è sempre auspicabile, ma spesso è poco praticabile perché il moderno modello organizzativo del lavoro contrasta con l’adozione delle misure di intervento più adeguate.

Applicare criteri operativi che favoriscano il benessere dei dipendenti.

In via del tutto intuitiva, applicare criteri operativi che favoriscano il benessere dei dipendenti non è semplice perché si scontra spesso con fattori economici e gestionali, pianificati per andare a vantaggio delle strategie aziendali.
Ma, se può essere difficile cambiare le dinamiche del sistema lavorativo, agire a livello personale è sempre possibile, perché implica un impegno singolare e soggettivo.
A monte, si può adottare un nuovo modello di selezione del personale che consideri gli aspetti personali e psicologici e individui i soggetti maggiormente "a rischio burnout": tutto ciò condurrebbe a una più ampia capacità di scelta delle risorse umane, che collochi in maniera organica le persone al ruolo da assegnare.

Cosa fare per prevenire il burnout dei dipendenti e come l'arredo ufficio può aiutare?

In ogni ufficio sarebbe opportuna la presenza costante di una figura professionale di sostegno (il cd. "counselor"): fondamentale, infatti, affrontare a livello personale lo stress con il supporto di un professionista esperto che indirizzi verso l’adozione delle tecniche più idonee per superare un eventuale burnout e comprendere le dinamiche che lo hanno innescato.

Arredi ufficio moderno

Una misura particolarmente producente riguarda la trasformazione della struttura dell’ufficio, già immediatamente attuabile inserendo alcuni elementi che ne facciano un luogo "a misura di dipendente".

Quando si può approfittare di aree dotate di divani e tavolini per i momenti di pausa, magari circondate dal verde, oppure quando il layout è quello di open space, la percezione dell’ambiente di lavoro cambia e diventa quella di una zona serena e stimolante, che favorisce l’interazione e la creatività.

Le caratteristiche di ergonomia e design degli arredi, inoltre, trasmettono una sensazione di comfort che rimanda alla cura e all’interesse che il datore di lavoro ha verso i suoi dipendenti. (Leggi anche: L’importanza degli arredamenti per il benessere dei dipendenti )

Area Break e Relax in ufficio

Riorganizzando gli spazi si può anche creare una interazione tra il lavoro svolto, alternativamente, a casa e in ufficio: nel moderno modello di lavoro "ibrido", infatti, i dipendenti replicano l’esperienza vissuta durante il periodo dell’emergenza sanitaria e, attraverso un sistema di rotazione periodica, esercitano la loro attività sia da remoto sia recandosi fisicamente sul luogo di lavoro.

La flessibilità del "lavoro ibrido" rende questo sistema particolarmente accattivante per molti dipendenti e, se ben organizzato, risulta proficuo anche per il datore di lavoro, ma accentua l’importanza dell'equilibrio tra vita privata e vita lavorativa ("work life balance").
Un elemento essenziale nella prevenzione del burnout sembra essere, infatti, la capacità di bilanciare le esigenze personali con quelle relative alla propria occupazione: vivere in un ambiente sereno e armonioso, che accolga le necessità lavorative senza dannose contaminazioni della vita privata, diventa un must a cui non è salutare - né favorevole - rinunciare.

Ufficio flessibile Phone booth

La consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità, accanto al mettere in pratica le strategie relazionali che migliorano la cooperazione, sono elementi che permettono di gestire anche lo stress.
Tutti questi elementi, agendo in sinergia, promuovono la prevenzione psicologica e apportano un vantaggio globale alla società, anche in termini di salute, evitando l’insorgere di patologie come la "Sindrome da burnout".
Inoltre, lavorare in un ambiente visivamente gradevole, funzionale e ben attrezzato, favorisce la concentrazione e aumenta il rendimento: consapevole della rilevanza di questi fattori, la nostra azienda si occupa della progettazione del layout e dell’arredamento degli spazi di lavoro, per creare zone di benessere che promuovano la cura di sé e nelle quali ogni attività possa svolgersi in serenità e con la massima concentrazione.

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